Archivi tag: Buddha

Polonnaruwa

Polonnaruwa

è un’antica città, capitale del secondo regno più antico dello Sri Lanka.

Storia
Fu dichiarata capitale dal re Vijayabahu I che sconfisse gli invasori Chola nel 1070 e riunì il regno sotto il suo dominio. La vittoria di Vijayabahu I e lo spostamento della capitale a Polonnaruwa sono considerati momenti storicamente significativi, tuttavia, l’eroe di Polonnaruwa che assurge alla notorietà ed ai libri di storia è suo nipote Parakramabahu I.

100 Continua la lettura di Polonnaruwa

Sigiriya

Sigiriya è un sito archeologico dello Sri Lanka centrale. Contiene le rovine di un antico palazzo, costruito durante il regno di re Kasyapa (477 – 495 d.C.). È uno degli otto Patrimoni dell’umanità dello Sri Lanka, ed una delle attrazioni preferite dai turisti stranieri.

La rocca vista dall’alto

Geologia

La roccia su cui sorge Sigiriya è composta da una dura placca magmatica eredità di un vulcano eroso. È in un luogo sopraelevato rispetto alle pianure circostanti, visibile per chilometri. La roccia si trova su una collina dai pendii scoscesi. L’altezza della collina è di 370 metri ed è a picco su tutti i lati. Ha una forma ellittica ed una sommità piatta che scende lentamente in direzione dell’asse lungo dell’ellisse.
Reperti archeologici

Sigiriya, considerata da alcuni l’ottava meraviglia del mondo, è composta da un antico castello eretto da re Kasyapa nel quinto secolo. Il sito archeologico di Sigiriya contiene i resti del palazzo maggiore costruito sulla sommità piatta della collina, una terrazza di medio livello che comprende la Porta dei Leoni ed un muro con affreschi, il palazzo secondario che si arrampica sui pendii sotto la roccia, ed i fossati, le mura ed i giardini che si estendono per centinaia di metri oltre il bordo della roccia.

Il sito fungeva sia da palazzo sia da fortezza. I ruderi rimasti sono sufficienti per permettere ai turisti di restare stupefatti della semplicità ed allo stesso tempo della creatività dei suoi architetti.

Il palazzo maggiore situato sulla cima della roccia comprende delle cisterne tagliate nella roccia che contengono ancora acqua. I fossati e le mura che circondano il palazzo inferiore posseggono ancora una bellezza simile a quella originaria.

107La sommità del sito

Storia

Sigiriya potrebbe essere stata abitata fin dalla preistoria. La sua roccia venne usata come riparo per un monastero dal terzo secolo a.C., con grotte preparate e donate dai seguaci del buddista Sangha. I giardini ed il palazzo vennero eretti da Kasyapa. In seguito alla sua morte ne venne mantenuto l’uso monastico fino al quattordicesimo secolo, dopodiché venne abbandonato. Le sue rovine furono scoperte nel 1907 dall’esploratore britannico John Still. Le inscrizioni Sigiri vennero decifrate dal famoso archeologo Paranavithana che pubblicò un lavoro in due volumi, pubblicato da Oxford, noto come “Sigiri Graffiti”. Scrisse anche il popolare libro “Story of Sigiriya”.

Le origini leggendarie

Il Mahavansaya, i vecchi archivi storici dello Sri Lanka, descrive re Kashyapa come figlio di il re Dhatusena. Kasyapa uccise il padre murandolo vivo ed usurpandone il trono che, per diritto di successione, sarebbe spettato al fratello Mugallan, figlio avuto da Dhatusena con la vera regina. Mugallan fuggì in India per evitare la furia del fratello ma pensava ad una vendetta. durante il soggiorno in India racimolò un esercito con l’intento di tornare e riprendersi il trono dello Sri Lanka. Si dice che Kasyapa, a conoscenza delle intenzioni del fratello, fece costruire il suo palazzo sulla sommità della collina di Sigiriya con le sembianze contemporaneamente di fortezza e palazzo di piacere. Mogallana riuscì a raggiungere la città e gli dichiarò guerra. Durante la battaglia l’esercito di Kasyapa lo abbandonò ed egli si suicidò con la propria spada. I racconti dell’epoca parlano di un elefante da battaglia su cui Kasyapa montò per raggiungere una posizione più favorevole per la battaglia; le truppe non capirono la mossa e pensarono ad una fuga del re. Moggallana riportò la capitale ad Anuradhapura e trasformò Sigiriya in un monastero.

Altre storie fanno risalire la costruzione a re Dhatusena, mentre Kasyapa avrebbe solo finito il lavoro in onore del padre. Altri ancora ritengono Kasyapa un re playboy, secondo questi studiosi Sigiriya sarebbe semplicemente stato un palazzo di piacere. Anche la morte di Kasyapa è piena di dubbi. In alcune versioni viene avvelenato da una concubina, in altre si taglia la gola quando viene abbandonato dall’esercito nel corso della battaglia finale.

Altre interpretazioni identificano il sito con un luogo di lavoro della comunità buddista, senza nessun impianto militare. Il sito archeologico è stato molto importante nella competizione le tradizioni buddiste Mahayana e Theravada nell’antico Sri Lanka.

.
106La porta dei Leoni

Le visite

I visitatori arrivano al fossato più esterno. Il percorso attraverso il complesso di fossati e giardini conduce ai piedi del pendio. Le scale in roccia partono dalla base del masso, arrotandosi attorno ai resti della parte inferiore del palazzo, e raggiungendo una terrazza che attraversa il lato corto della faccia della roccia. La roccia che si trova sopra a questa terrazza era un tempo decorata con affreschi, alcuni dei quali sono ancora visibili, nonostante la maggior parte sia andata perduta. Verso il fondo la terrazza si apre in un giardino.

Da questo punto ci si può arrampicare verso la cima della roccia utilizzando una moderna scala in acciaio che porta attraverso l’originale muro in mattoni, la Porta dei Leoni, ora ridotto ad un paio di zampe. I resti delle zampe sono quello che resta di un enorme testa di leone e delle quattro zampe, le cui fauci aperte fungevano da entrata per il palazzo reale. La strada continua attorno alle mura, lungo la salita, con una scala in ferro che sostituisce l’originale in mattoni, crollata con la testa del leone a 1400 anni dalla costruzione del palazzo.

Le scale terminano nel punto più alto della roccia, la parte superiore del palazzo scende gentilmente verso le rocce sul versante opposto. Le rovine del palazzo si elevano solo mezzo metro dalla roccia, ma il grande lavoro di scavo della roccia stessa è ancora ben visibile.

Doppie mura e affreschi
Il doppio muro e la scala a chiocciola che conduce agli affreschi

« L’intera facciata della collina sembra una gigantesca galleria di immagini… forse la pittura più grande del mondo »
(John Still, 1907)

105

I dipinti potrebbero aver coperto buona parte della facciata della roccia, un’area lunga 140 metri ed alta 40. In una sua opera John Still parla di 500 donne raffigurate in quei dipinti. La maggior parte degli affreschi è persa per sempre, grattati via quando il palazzo divenne un monastero, al fine di non disturbare la meditazione.

Da Wikipedia, l’enciclopedia libera.

Kandy

Kandy (கண்டி in Lingua Tamil) è un’antica città, conosciuta anche con il nome di Maha Nuvara o Senkadagalapura, situata nel centro dello Sri Lanka.

Geografia
Kandy è il capoluogo della provincia Centrale, che comprende i distretti di Kandy, Matale e Nuwara Eliya, e del distretto amministrativo di Kandy.
Essa sorge in una zona collinare a circa 500 m s.l.m., sulle rive di un piccolo lago artificiale.
La popolazione è di 110.049 abitanti (dati censimento 2001).

kandy

Storia
La città di Kandy fu fondata nel XIV secolo. Nel 1592 divenne la capitale del regno, a causa della sua posizione più facilmente difendibile, dopo che le zone costiere dell’isola erano state conquistate dai colonizzatori portoghesi. Fu soltanto nel 1815 che cadde nelle mani dei conquistatori britannici, che deposero l’ultimo re Sri Wikrama Rajasingha.

kandy2

La reliquia del sacro dente di Buddha
Il tempio dove è custodita la reliquia del sacro dente (Sri Dalada Maligawa) sorge in città, all’interno del complesso del Palazzo Reale di Kandy. Esso rappresenta uno dei maggiori centri di pellegrinaggio buddhista.
Secondo la leggenda, alla morte di Buddha il suo corpo fu cremato su di una pira di legno di sandalo a Kusinara in India, ma il suo dente canino sinistro fu recuperato da Arahat Khema che lo affidò al re Brahmadatte. La reliquia divenne non soltanto proprietà del re, ma anche simbolo e base di legittimazione del diritto del re di governare la sua terra, tanto che vi furono guerre per assicurarsi il possesso della reliquia, che era conservata nella città di Dantapuri (l’attuale città di Puri nello stato indiano di Orissa). Nel IV secolo la reliquia apparteneva al re Guhasiva di Kalinga, il quale, temendo che potesse finire nelle mani dei suoi nemici, lo affidò a sua figlia, la principessa Hemamali, che insieme al marito Dantakumara lo trasportò segretamente in Sri Lanka nascondendolo nella propria acconciatura.

kandy3

La festa di Esala Perahera

Esala Perahera è una grande festa che ha luogo a Kandy nel periodo tra luglio e agosto. È una festa buddhista che consiste in una processione di elefanti riccamente decorati, accompagnati da un grande raduno di danzatori in onore di Buddha. La festa richiama un pubblico molto numeroso ed è divenuta un vero e proprio simbolo per l’intero Sri Lanka.

Da Wikipedia, l’enciclopedia libera.

Dambulla

La città di Dambulla si trova nella Provincia Centrale dello Sri Lanka, 148 km a nord-est di Colombo e 72 a nord di Kandy.

Le attrazioni principali della città sono i grandi monasteri ben conservati ed il Rangiri Dambullu, uno stadio internazionale dedicato al cricket, famoso per essere stato costruito in soli 167 giorni. La città può vantare anche il più grande complesso montuoso di quarzo rosa dell’Asia meridionale, e la foresta di Namal Uyana.

DSC_6342

Storia

Si pensa che l’area fosse abitata fin dal terzo secolo a.C. Le statue ed i dipinti delle grotte risalgono al primo secolo a.C., ma vennero restaurati nell’undicesimo, dodicesimo e diciottesimo secolo. Le grotte fornirono rifugio a re Valagamba (chiamato anche Vattagamini Abhaya) durante il suo esilio dal regno di Anuradhapura durato 14 anni. I monaci buddisti meditavano nelle grotte di Dambulla mentre difendevano il re esiliato dai suoi nemici. Quando re Valagamba riconquistò il trono di Anuradapura, nel primo secolo a.C., eresse uno stupendo tempio di roccia a Dambulla, come segno di gratitudine per i monaci.

Tempio di roccia di Dambulla

È il tempio di roccia meglio conservato dello Sri Lanka. Le torri di 160 metri sovrastano le pianure circostanti. Vi sono oltre 80 grotte riconosciute nel circondario. Le principali attrazioni sono sparse in 5 diverse grotte, e comprendono statue e pitture. Quasi tutte queste opere si riferiscono al Buddha ed alla sua vita. Vi sono un totale di 153 statue del Buddha, 3 di re dello Sri Lanka e 4 di altri dei o divinità. Queste ultime quattro riguardano due statue di divinità indù, Viṣṇu e Ganesha. I murali coprono un’area di 2.100 m². Le immagini sui muri delle grotte raffigurano, tra le altre cose, la tentazione subita da Buddha ad opera di Mara ed il suo primo sermone.

DSC_6404

Cronologia delle grotte

III secolo a.C.: I primi abitanti
I secolo a.C.: Pitture e statue
V secolo a.C.: Costruzione dello stupa
XII secolo a.C.: Aggiunta di statue e divinità induiste
XVIII secolo a.C.: La maggior parte di quello che si può osservare oggi
XIX secolo a.C.: Scoperta di un’altra grotta e restauro delle altre
XX secolo a.C.: Restauro dell’UNESCO ed illuminazione

108

Da Wikipedia, l’enciclopedia libera.